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Aerospace, salute, student house e non solo: numerose e variegate le aziende d’oltreoceano che guardano al nostro territorio per crescere

Lunedì 17 luglio, il Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) - società in house della Regione Piemonte, che si occupa di agevolare il processo di internazionalizzazione delle imprese del territorio e di attrarre investitori esteri in Piemonte - , Margalit Startup City New York (MSCNY), società di sviluppo economico regionale che costruisce e gestisce centri internazionali tematici di innovazione nel mondo, e il  fondo di investimento israeliano Jerusalem Venture Partners (JVP) hanno firmato un accordo di collaborazione mirato a incoraggiare la cooperazione business-to-business tra imprese piemontesi e controparti americane per creare connessioni durature e di alto livello.
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Con la sigla dell’accordo, il Piemonte avrà a New York un punto di riferimento a disposizione delle istituzioni del territorio e delle delegazioni imprenditoriali che parteciperanno alle attività frutto della collaborazione di Ceipiemonte e MSCNY e un canale privilegiato per favorire investimenti di aziende americane in Piemonte. Cooperazione commerciale e investimenti, ma anche organizzazione di missioni di delegazioni imprenditoriali statunitensi in Piemonte per attività B2B: saranno facilitati i contatti tra i due territori e identificate le aree di interesse per la collaborazione reciproca, promuovendo business, scambio di tecnologie e investimenti. Oltre a permettere a nuove realtà industriali statunitensi di conoscere quanto ha da offrire il Piemonte in fatto di tessuto produttivo, know-how tecnologico ed ecosistema di formazione e ricerca, questo accordo faciliterà l’approdo delle imprese sul nostro territorio, offrendo informazioni e supporto per districarsi attraverso la burocrazia e aiutandole a individuare le migliori location su cui puntare. Inoltre, sarà fornita assistenza alle aziende statunitensi già presenti e operative nella nostra regione, un numero di realtà sempre più grande che opera in numerosi settori strategici.

L’apertura di questo punto di riferimento negli Stati Uniti è un evento di fondamentale importanza per il Piemonte perché dice agli imprenditori esteri che la nostra regione è il posto che cercano per investire i loro soldi e creare lavoro - afferma l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca -. Con il Ceip, il nostro centro che ha proprio come missione quella di intercettare realtà industriali da portare sul nostro territorio, stiamo lavorando per fare in modo che tutti quegli ostacoli che un’azienda americana potrebbe incontrare per portare in Italia i suoi capitali vengano rimossi. Essere capaci di facilitare l’arrivo di investitori e mostrare chiaramente quali sono i vantaggi di produrre in una regione come la nostra è un tassello fondamentale per vincere le sfide che ci attendono. Quando pensiamo al Piemonte come alla patria italiana dell’automotive, dell’aerospazio e della manifattura lo facciamo perché vogliamo dare ai cittadini un futuro di occupazione qualificata e in crescita”.

Questo accordo arriva a un anno esatto dalla firma del Memorandum con Margalit Startup City di Gerusalemme - dichiara il Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone. Oggi replichiamo questa collaborazione di successo sul mercato statunitense, area target per tutto il territorio piemontese. Solo negli ultimi dieci mesi abbiamo intercettato 30 aziende statunitensi interessate a conoscere il nostro ecosistema in previsione di un possibile investimento e per circa 20 di queste è in corso una nostra assistenza puntuale e personalizzata: questo MOU darà una forte accelerazione al loro processo di insediamento.

Aziende Usa in Piemonte: numeri importanti che danno lavoro a 28mila piemontesi
Le aziende statunitensi che operano in Piemonte sono circa 200 (con oltre 380 unità locali) e sul nostro territorio danno lavoro a più di 28mila persone. I comparti produttivi che le vedono impegnate sono i più svariati ma a fare da capolista, con più di 150 aziende, c’è quello più caratterizzante per il Piemonte: il manifatturiero. È sotto questa dicitura che si inseriscono sia l’automotive che l’aerospace. Subito dopo, con circa 90 aziende ciascuna, si trovano i settori del commercio e dei servizi. Se il comparto costruzioni/ingegneria/energia conta una quarantina imprese, l’agroalimentare ne conta una decina.
L’area geografica in cui le imprese Usa sono più presenti è quella di Torino, qui le sedi operative di aziende a stelle e strisce sono 231, seguono la provincia di Novara con 48 sedi, quella di Alessandria con 38, le 32 del cuneese, le 15 di Asti, le 8 di Biella, le 7 di Vercelli e le 2 del VCO.

Imprese in arrivo: aerospace, salute, student house e non solo
Le imprese statunitensi che hanno aperto un canale di interlocuzione con il nostro territorio per investire in Piemonte sono numerose e attive nei comparti produttivi più differenti. Tra quelli legati alla manifattura c’è un’azienda specializzata nella produzione di materiali compositi per il settore dell'aerospazio, delle energie rinnovabili e dell’elettronica che sta pianificando la costruzione sul nostro territorio di uno stabilimento. Nel settore tecnologico ed energetico spicca una società che si occupa della produzione dell’idrogeno dalla polvere di alluminio e che sta valutando di aprire in Piemonte il suo quartier generale europeo.
Anche il comparto dei servizi per gli studenti è diventato interessante per gli investitori USA. Ne sono un esempio due aziende interessate a ricevere opportunità d’investimento per aprire una student house e degli spazi di coworking a Torino. In campo logistica e real estate, numerosi i grandi player con cui sono in corso azioni finalizzate alla ricerca di opportunità localizzative. C’è poi il settore salute, che si divide tra chi vuole aprire sedi per fornire servizi e chi vuole investire per potenziare realtà locali in fase di incubazione. Questo caso è rappresentato da fondi d’investimento che hanno mostrato interesse a conoscere aziende e startup piemontesi del settore Life Sciences. A completare la fotografia, a livello trasversale, anche un importante acceleratore statunitense sta mostrando interesse ad aprire la sua seconda sede europea in Piemonte.
Considerando il complesso delle aziende statunitensi intercettate, si stima un valore monetario di investimento (CAPEX) di circa 200 milioni di euro e una ricaduta occupazionale di circa 800 nuovi addetti. D’altra parte, i fondi di investimento intercettati hanno asset in gestione (AUM) per circa 1.170 miliardi di dollari.